Affitti brevi
Gentili lettori, se possedete immobili che concedete in locazione tramite affitti brevi (case vacanze per esempio) anche mediante piattaforme on line, la tassazione corrisponde ad una cedolare secca pari al 21% sul primo immobile, mentre dal secondo diventa il 26%.
Se sei una persona fisica perchè non valutare la possibilità di aprire partita iva e sfruttare il regime forfettario con tutti i vantaggi che permette?
La tassazione potrebbe risultare molto più vantaggiosa.
Con il regime forfettario infatti, si versa solo il 5% per i primi 5 anni (successivamente il 15%) se si rispettano determinati requisiti, calcolati sul 40% del fatturato (pertanto molto meno ancora) e si può richiedere la riduzione del 35% dei contributi Inps o addirittura l’esonero qualora si abbia già un rapporto di lavoro dipendente full time.
Si informa inoltre che le piattaforme digitali devono comunicare all’ Agenzia delle Entrate i dati delle vendite di beni e delle prestazioni di servizi effettuati dagli utenti tramite i loro siti e app.
La partita iva è obbligatoria in caso di attività organizzate abituali, continuative e non saltuarie e a nulla rileva l’importo del fatturato. In caso di affitti brevi concessi on line l’attività è per sua natura continuativa, considerato che è fattibile h 24, 7 gg su 7 e pertanto impone di per se la partita iva.